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Se pensi all’architettura di un sito web, cosa ti viene in mente? Provo a indovinare: homepage, about page, servizi, blog e contatti. Più o meno tutti i siti felici si somigliano, ma si può essere più creativi di così.

Vediamo un po’: se dovessi costruire il tuo sito quali sarebbero le tue preoccupazioni maggiori?

Ti dico le mie, vediamo se corrispondono.

 

 

 

Quale obiettivo voglio raggiungere con il mio sito web?

Sembra una domanda scontata ma la risposta deve essere chiara, non solo a te, ma anche a chi naviga all’interno del tuo sito. Gli obiettivi finali solitamente sono due, uno è la conversione, ovvero il visitatore ti lascia la sua e-mail (così tu puoi procedere con la tua attività di marketing e farti conoscere e raccontare qualcosa di più su di te e i tuoi servizi), l’altro è vendere qualcosa – un prodotto o un servizio – o portare le persone nel tuo negozio fisico.

Questi sicuramente possono essere un obiettivo principale, ma si va per gradi.

 

 

 

Come faccio sì che le persone si soffermino sul mio sito?

Prima ancora di preoccuparti della conversione dovresti preoccuparti di trovare un modo per far restare le persone sul tuo sito.

 

Quando si progetta un sito web ciò per cui davvero dovrai lottare è la conquista del tempo degli utenti

 

Le persone sono abituate ad avere tutto e subito, forse capita anche a te che mentre focalizzi l’attenzione su qualcosa, attorno a te stiano succedendo milioni di cose interessanti che ti stai perdendo.

Fare in modo che le persone vivano un’esperienza immersiva sul tuo sito è molto importante nella battaglia per la conquista del tempo dei navigatori del web.

E ora viene la parte succosa di questo articolo.

 

 

 

 

5 elementi che potranno aiutarti a rendere immersiva l’esperienza sul tuo sito web.

Colpire

Studi clinici dimostrano che ci giochiamo l’attenzione delle persone in una frazione di secondo. Realizzare una hero section attraente sarà quindi il tuo primo obiettivo. Andrebbe pensata come se fosse la copertina di un libro, o di un disco. Gli elementi che la compongono devono essere in equilibrio, un buon espediente è quello di utilizzare un video, magari accompagnato da un bel testo in grassetto che crei aspettative verso ciò che fai.

 

Incuriosire

Una volta che abbiamo stordito il pubblico con effetti speciali dobbiamo subito mostrargli qualcosa che stuzzichi la sua curiosità, qui i testi ci aiutano e mi raccomando l’equilibrio grafico! I font vanno studiati ad hoc in base al messaggio che vogliamo comunicare, alla tipologia di pubblico che vogliamo attrarre, etc. Stessa cosa va fatta con i grassetti, anche se stiamo usando le parole, ancora prima che al cervello ricordiamoci di parlare agli occhi delle persone! Clip video e animazioni sono molto utili a questo scopo.

 

Trattenere

Una volta che abbiamo gestito la parte impulsiva dei nostri navigatori distratti parlando a quello che nei manuali più economici di neuromarketing chiamano cervello rettiliano, bisogna iniziare a curare il cervello mammifero, qui è importante saper dosare parole e immagini per accarezzare l’emotività del nostro pubblico. A questo punto il gioco si fa più delicato perché affinché riesca è necessario sapere a chi ci stiamo rivolgendo, dobbiamo conoscere bene le nostre Buyer Personas per capire in quale cornice di senso possiamo inserire il nostro messaggio, affinché arrivi a toccare le sue corde più profonde e lo induca a fermarsi. Studiare e presentare con cura il nostro universo valoriale è un momento imprescindibile se vogliamo creare un legame con chi atterra sulle nostre pagine web.

 

Coinvolgere

Poi arriva il momento in cui si parla al cervello come lo intendiamo noi, in cui puoi sbizzarrirti raccontando cosa fai e come, cercando di mantenere un rapporto sinergico tra parole, immagini e costruzione grafica della pagina.

Il tono di voce è fondamentale per coinvolgere le persone, deve suonare umano, autentico, spontaneo, originale. Deve somigliare molto al tuo brand, esprimerlo.

 

Raccontare

Lo so che sono anni che ci ammorbano con la questione dello storytelling, adesso probabilmente va di moda dire che lo storytelling non va più di moda. Ma finché il nostro cervello funzionerà così come funziona – ovvero è capace di leggere il mondo solo attraverso il linguaggio – lo storytelling sarà il pane quotidiano di chi si occupa di comunicazione e marketing. Organizzare i contenuti del tuo sito come se fosse una storia coinvolgente, in cui le diverse parti sono legate tra loro da rapporti logici aggiunge valore al tempo che dedicheranno al tuo sito, in questo modo per le persone sarà più facile ricordarsi di ciò che hanno visto e letto.

 

 
 

Quando penso a un sito costruito in questo modo penso a un sito costruito con passione, capace di coinvolgere chi lo naviga in un’esperienza emozionante durante la quale raccoglierà le informazioni che cercava respirando un’atmosfera capace di suscitare un senso di familiarità e voglia di partecipare alla piccola realtà che gli hai creato attorno, come se assorbisse ciò che gli stai comunicando ancora prima che processarlo con l’intelletto.
 

IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM The House.

 

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