Viviamo iperconnessi e abbiamo bisogno di stimoli continui. Sarà per questo motivo che vediamo la tv tenendo in mano lo smartphone e non il telecomando. I neuroscienziati ci stanno mettendo in guardia da questo stile di vita. Il cervello si abitua a ragionare come se stessimo sempre navigando online. Questo ha delle ripercussioni (non solo negative comunque), sulle nostre aspettative, sulle esperienze che cerchiamo sul web, sulla nostra soglia di attenzione.
Dall’altra parte ci sono poi i grossi brand, i colossi del web e gli eCommerce che vorrebbero monopolizzare il nostro tempo online. Mi viene in mente la canzone di Capossela. Le moderne sirene sanno tutto di te e il meglio di te per stamparsi nella tua mente. Ogni click fatto, più o meno con consapevolezza, si porta dietro un carico di aspettative. In quale sito spenderai il tuo tempo? Di quale servizio non potrai più fare a meno?
La lotta per accaparrarsi una fetta di pubblico è appena iniziata nel momento in cui pubblichi il tuo sito online. Non importa che debba pubblicizzare una piccola azienda della provincia meccanica italiana o la passione che vuoi condividere con più gente possibile. Il web design si evolve con la rete e la rete si evolve con il comportamento degli individui che la vivono. Per questo motivo non mi stancherò mai di dire che il web oggi ha bisogno di maggiore umanizzazione.
Gli utenti cercano interazioni, vogliono essere parte di un’esperienza
In quest’ottica entrano in gioco i videogame. Sfruttare un approccio nel web design che riprenda le peculiarità dei videogiochi può avere un impatto altamente positivo. Web design e videogame hanno moltissimi punti in comune infatti. Nel corso del tempo si sono evoluti. Non mi riferisco solamente ad una evoluzione grafica, ma anche alle possibilità di azione che l’utente-giocatore ora ha a disposizione. Guarda questo emulatore di ping-pong e dimmi se non è difficile pensare che sia anche un lontano antenato di Red Dead Redemption 2.
Un approccio orientato alla gamification incide positivamente sull’esperienza che regaliamo ai visitatori. Stimola l’istinto con lo scopo di appagare desideri e creare engagement. Nel gioco abbiamo obiettivi da raggiungere, livelli di progressione, competizione e condivisione dei risultati, ricompense. Tutto questo si può trasferire anche nella progettazione di un sito web.
Suzanne Scacca nel suo articolo The Future Of Mobile Web Design: Video Game Design And Storytelling analizza alcune tecniche che avvicinano la progettazione dei siti web ai videogame. Un’esperienza più coinvolgente guida l’utente nel processo di conversione. Vediamo alcuni esempi:
L’utente è al centro della scena
I videogame trascinano il giocatore in una storia. Che si tratti di salvare la principessa Zelda o di recuperare qualche tesoro nascosto, le prove che il protagonista sarà chiamato ad affrontare saranno molteplici. L’obiettivo è sempre quello di portare a termine la sua missione. Il sito web deve essere pensato sulle esigenze dell’utente permettendogli di affrontare il suo percorso come meglio crede. È buona norma quindi offrire più soluzioni in modo che ognuno opti per quella a lui più vicina. Semplifichiamo quindi la vita all’utente e lasciamo che compia la sua missione.
Raccontagli una storia
I videogame portano il giocatore negli scenari più disparati. Il legame che si crea tra giocatore e personaggio genera un’empatia che può andare ben oltre la componente ludica. Molti videogame infatti, sfruttando il carattere appassionante della propria storia, hanno dato origine a dei veri e propri franchising (ad esempio la saga di Assassin’s Creed). Le persone hanno maggiore probabilità di ricordare dei dati quando sono presentati in forma narrativa. Naturalmente non tutti i progetti web si prestano ad offrire esperienze narrative, ma con piccoli espedienti è possibile raggiungere lo stesso risultato. Pensa ad esempio all’utilizzo di immagini evocative e video. Questi contenuti hanno una percentuale di engagement superiore del 60 % rispetto al testo scritto.
Elimina il superfluo
Gli elementi presenti nel monitor aiutano il giocatore ad avere il polso della situazione. Negli sparatutto ad esempio non può mancare l’indicatore di salute e munizioni. Nei siti web accade lo stesso, anche se non abbiamo necessità di controllare il nostro equipaggiamento. Lo spazio è limitato e occorre dosare con cura gli elementi che compongono la pagina web. Usare icone e un sistema di impaginazione schematico e snello può fare la differenza. Lascia che l’utente si concentri solo sul suo obiettivo limitando le distrazioni.
Aiuta l’utente
In alcune occasioni i giocatori vengono supportati nelle situazioni più difficili. Mi riferisco ad esempio a quei mini-tutorial che aiutano a prendere confidenza con il sistema di comandi, oppure agli elementi grafici o sonori che evidenziano le azioni a disposizione. Anche su un sito web si può offrire un supporto. Pensa ad esempio ad un eCommerce e alle fasi necessarie a completare il processo di acquisto. Usare piccole animazioni o delle faq a scomparsa può ridurre la percentuale di carrelli abbandonati.
Prendere spunto dallo storytelling narrativo dei videogame può essere una buona strategia comunicativa. Non pensare che simili approcci siano circoscritti a grosse realtà che possono investire cifre considerevoli in comunicazione. A volte creatività e piccoli accorgimenti possono fare la differenza.
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Tomb Raider.
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