Per realizzare un sito web è necessario un giusto mix di tecnologia, design e creatività. Il rispetto dell’equilibrio tra questi ingredienti contribuisce a garantire all’utente finale una gradevole esperienza di navigazione. Progettare un sito user-friendly significa optare per soluzioni semplici e intuitive che consentono ad un’ampia tipologia di persone di utilizzare la piattaforma web con estrema immediatezza. Un sito internet moderno, infatti, deve andare incontro alle esigenze sia degli utenti meno esperti che dei cosiddetti nativi digitali. Questi ultimi, cresciuti in pieno web 2.0, familiarizzano quotidianamente con nuove App e dispositivi mobili e sono altamente ricettivi verso tutto ciò che è digitale. Domandarsi chi sia l’utente tipo che popola le tue pagine web è fondamentale per intercettare al meglio le esigenze della clientela, interpretarne le richieste e sperare in una sua soddisfazione in virtù del dogma della customer satisfaction.
Come si realizza un sito user-friendly?
La forma e la sostanza devono imparare a convivere. Nonostante sembri una citazione rubata al maestro Miyagi di Karate Kid, questo concetto racchiude in pieno l’approccio da adottare in fase di progettazione. La scelta dei colori e delle immagini, l’impaginazione dei contenuti, la distribuzione del testo e ogni elemento grafico del layout deve essere armonizzato con la mission del sito stesso. L’impatto visivo deve essere sullo stesso piano dell’aspetto funzionale. Navighiamo ogni giorno tra decine di siti internet e il nostro occhio è entrato in sintonia con delle prassi comunicative che si sono cristallizzate nella nostra mente. Abbiamo involontariamente costruito ed accettato degli standard la cui mancanza può avere effetti disastrosi. Si è visto come, ad esempio, il logo relativo alla sicurezza del pagamento all’interno di un e-commerce trasmetta fiducia o come, al contrario, la parziale indicazione dei dati di contatto di un’azienda non rendano propizio un acquisto. A volte però accade che l’impatto estetico superi le nostre aspettative, ma nonostante tutto il sito non sia affatto friendly!
Quanto conta l’esperienza di navigazione?
E’ come pianificare un weekend al mare. Pensi alla location e scegli una spiaggia decorata con la bandiera blu, controlli le previsioni meteo e ti rendi conto che si toccheranno i 40 gradi all’ombra. Immagini il mare piatto, steso sotto il sole con una brezza leggera mentre ti godi un po’ di sano relax. Lo scorcio di quel paradiso immacolato è presto servito, ma…La folla impazzita si stringe e si accalca dandosi battaglia per accaparrarsi un posto al sole, o meglio, l’unico fazzoletto di spiaggia ancora disponibile. Sei coinvolto in scene di guerriglia balneare e trovi sporadici momenti di pace in cui il nemico saccheggia mastodontici frigo e distribuisce derrate alimentari super size per tenere alto il morale della truppa.
L’esperienza di navigazione in un sito internet può essere sintetizzata come questa giornata di mare. Il sito internet sembra curato nel suo design con particolare attenzione all’accostamento dei colori e l’impaginazione del testo. C’è pure una bellissima immagine con un viso sorridente e un messaggio nella testata della pagina che sembra convincerti di essere approdato nel posto giusto. Frughi il menu speranzoso di trovare una certa informazione, ma qualcosa va storto. Non c’è traccia di quello che stai cercando e annaspi cliccando su qualsiasi cosa ti capiti a portata di cursore. Alla fine ti arrendi e decidi di abbandonare la pagina.
Un menù user-friendly
Il primo elemento con cui entriamo in contatto quando apriamo un sito internet è il menù. La sua importanza è vitale perché ci deve guidare portandoci al contenuto che stiamo cercando. Abbiamo 30 secondi di autonomia, almeno secondo le ultime ricerche, prima che decidiamo di abbandonare la pagina e rivolgerci magari alla concorrenza.
Le parole che compongono il menù devono richiamare immediatamente l’attenzione e devono essere familiari. Sai perfettamente che all’interno della pagina dei contatti troverai un indirizzo email, magari un form per l’invio di un messaggio, recapiti telefonici, indirizzi. Ti aspetti di trovare queste informazioni e non è questione di intuito, ma una semplice prassi divenuta consuetudine.
Un altro dilemma riguarda la composizione del menù. Alcuni anni fa si prediligeva l’uso di un menù omnicomprensivo dotato di molti sottomenù perché si riteneva corretto che tutte le voci fossero raggiungibili immediatamente dal sistema di navigazione primario del sito. Analizzando il comportamento degli utenti si è poi scoperto che questo sistema di navigazione creava frustrazione e i troppi elementi finivano per confondere il visitatore. Una soluzione ottimale sembra oscillare tra le 4 e le 6 scelte di navigazione di primo livello.
Quanti click occorrono per raggiungere la meta?
La regola dei 3 click
Quando ci si trova davanti ad un problema ricorrente capita spesso che giungano in nostro soccorso delle regole, più simili a slogan politici che a leggi matematico-scientifiche. Nascono in sordina e come un mantra crescono e si impongono nella nostra sub cultura. La regola dei 3 click fa il suo dovere più o meno come la regola dei 5 secondi e afferma che un utente dovrebbe essere in grado di trovare il contenuto che sta cercando nell’arco di 3 click appunto. Uno scacco matto in 3 mosse che parte dalla convinzione che, superate le azioni a disposizione, l’utente passerebbe ad un sito web più semplice. Tuttavia questa regola è stata più volte smentita da alcuni studi che dimostrano che non c’è nessuna correlazione con il numero 3. La logica impone che la regola dei 3 click sia solo un monito per favorire una progettazione dedita alla semplicità e non un’ossessione per restare sotto questo parametro. L’utente non esce fuori di testa al raggiungimento del quarto click, ma quando non riesce a trovare quello che vuole. Infatti se dobbiamo parlare di regole ha più senso una One-Click Rule, come l’ha definita Chas Grundy nel suo blog. Il metodo migliore per una navigabilità user-friendly consiste infatti nell’affidare ad ogni click un valore positivo in modo che ciascuna interazione avvicini l’utente al suo obiettivo e lo renda consapevole della strada che sta percorrendo. Per questo motivo si è introdotto il concetto di scia di informazioni che l’utente, attraverso le sue scelte, alimenta e costruisce rendendosi sempre cosciente della zona del sito in cui si trova.
L’esperienza di navigazione dell’utente deve essere al centro della progettazione di un sito web e non esistono numeri magici che ci vengono in aiuto anche se tenersi a mente l’acronimo KISS è cosa buona e giusta!
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Il labirinto del fauno.