La creatività è la capacità di vedere oltre l’ordinario e di trovare soluzioni originali a problemi vecchi o nuovi. È il ponte che collega l’immaginazione alla realtà, permettendo di plasmare idee astratte in esperienze concrete e coinvolgenti.
La creatività rappresenta un enigma affascinante che ha acceso la curiosità di studiosi e artisti per secoli
Immagino la creatività come un fascio di luce che aiuta a scoprire nel buio quello che forse c’è già, ma che non abbiamo la prontezza di vedere. Lasciamo giusto il tempo che gli occhi si abituino e che le esperienze di vita, le aspirazioni e i sentimenti ci guidino alla scoperta dell’ambiente che ci circonda e ci alimenta.
Esiste un modo corretto di immaginare?
Lo psicologo americano Mark Runco ci accompagna in un viaggio attraverso le sei tappe del processo creativo. Sei momenti che si susseguono in un flusso dinamico e flessibile.
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Orientamento. Un lampo di curiosità, un enigma che stuzzica la mente, un problema che richiede una soluzione: tutto ha inizio da un’attrazione irresistibile verso l’ignoto. In questa fase, raccogliamo informazioni.
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Incubazione. Il problema viene definito, le informazioni assimilate e rielaborate. La mente lavora alacremente, sia a livello conscio che inconscio, tessendo una rete di intuizioni e connessioni inaspettate. È un periodo di fermento interiore.
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Illuminazione. L’intuito si concretizza in pensieri divergenti che si fondono in un’esplosione di creatività, generano idee innovative e rivoluzionarie. È il momento della scoperta.
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Verifica. La soluzione viene analizzata con occhio critico, confrontata con le conoscenze esistenti e valutata in base alla sua fattibilità e al suo impatto. È il momento di perfezionare, di limare gli angoli e di darle forma concreta.
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Comunicazione. L’idea viene condivisa con la comunità di riferimento e sottoposta al suo giudizio critico. È il momento del confronto.
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Convalida. L’opera viene finalmente resa disponibile al pubblico che ne decreterà il successo o l’insuccesso. È la fase di confronto con la società, di accettazione o di rifiuto, di critica costruttiva o di plauso entusiasta.
Forse troppo semplicistico e lineare uno schema del genere, ma cercare di codificare le tappe del processo creativo può aiutare a coltivare la nostra immaginazione. Ogni individuo viaggia a modo suo, assecondando il ritmo della propria scintilla interiore per inseguire la creatività.
La creatività è un dono di pochi?
Non credo che la creatività sia un dono riservato a pochi eletti, ma è un’abilità che può essere sviluppata e allenata con impegno e costanza. Sento alcune persone dire che non hanno immaginazione, o pensare che questa sia appannaggio soprattutto dei bambini perché gli adulti sono talmente condizionati e bloccati per pensare a cose fuori dalla realtà. Ma davvero? Anche le scimmie fanno operazioni di fantasia!
Quindi, è possibile stimolare la creatività?
Bruno Munari nel suo libro Fantasia del 1977 costruisce un’indagine che tenta di trovare dei meccanismi logici e, soprattutto, comunicabili sul processo creativo. Ci ricorda che l’immaginazione è una cosa seria, un potere collettivo che può davvero cambiare le cose.
Per certe persone la fantasia è capriccio, bizzarria, stranezza. Per altri è finzione, nel senso di non realtà, voglia, estro, ubbìa.
Per certi contadini è il ballo popolare. Per altri è allucinazione, fisima, ghiribizzo. Può essere intesa come fantasticheria, come fantasmagoria, come ispirazione, come vena. Per i militari è un esercizio che si fa ogni tanto, diverso dalle Regole Rigorose normali.
Fantasia è anche irregolarità, fare a vanvera, a casaccio.
Fantasia è anche irregolarità, fare a vanvera, a casaccio.
Per Munari la creatività è uno strumento fondamentale per adattarsi ai cambiamenti. Si può esercitare attraverso pratiche finalizzate al recupero o allo sviluppo di elasticità, per trovare relazioni originali, immaginare possibili soluzioni. Una rosa non è solo una rosa: è anche la sezione di una lattuga e, soprattutto, una terrina.
Munari credeva nell’importanza dell’educazione artistica e voleva avvicinare l’arte al grande pubblico sottolineando l’importanza della creatività anche nella vita quotidiana. In Fantasia offre molteplici piani di lettura per un grande artista e designer che ha sempre voluto spiegare a parole il proprio lavoro coinvolgendo il pubblico con un approccio democratico anti-élite.
Stimolare la creatività
La fantasia come un muscolo. Più la si usa e più si rafforza. La chiave per sprigionare la propria creatività è quindi l’esercizio costante, il continuo sperimentare e giocare con idee e materiali.
L’importanza del gioco. Il gioco è un elemento fondamentale nel processo creativo. Attraverso il gioco, ci liberiamo dalle inibizioni e ci approcciamo al mondo con curiosità e spontaneità, due ingredienti essenziali per la creatività.
Combattere la paura di sbagliare. L’errore non è un ostacolo, ma un’occasione per imparare e crescere. Per Munari, il “fallimento” è una tappa fondamentale del processo creativo, un passo necessario per giungere a soluzioni innovative.
L’ispirazione è ovunque. Non c’è bisogno di cercare l’ispirazione in posti lontani o esotici. La bellezza e la meraviglia si nascondono nei dettagli della vita quotidiana, basta saperle cogliere con uno sguardo attento e curioso.
La creatività come atto di libertà. La creatività ci permette di esprimere la nostra individualità e di dare forma alle nostre idee. È un atto di pura ribellione contro l’omologazione e la banalità.
La convinzione che solo persone speciali e di talento siano creative diminuisce la nostra fiducia nelle nostre capacità di immaginare
Secondo uno studio dell’Università di Exeter, l’idea che geni come Shakespeare, Picasso e Mozart fossero “dotati” è un mito. La ricerca mostra che tutte le persone hanno capacità creative. Maggiore è la formazione e la sua diversificazione, maggiore sarà il potenziale per la produzione creativa. L’eccellenza è determinata dalle opportunità, dall’incoraggiamento, dalla motivazione e soprattutto dalla pratica.
In un mondo digitale dominato dalla standardizzazione e dalla banalità (e ora anche dalla AI), la creatività è forse l’arma vincente per distinguersi, comunicare in modo efficace e raggiungere i propri obiettivi. Mi chiedo cosa penserebbe Munari dell’intelligenza artificiale, magari ora provo a chiederlo a Gemini…
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Il mago di Oz.
Questo tema lo svisceriamo in questi articoli