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Se esiste un luogo in cui il mondo degli affari, delle relazioni professionali e delle opportunità di crescita convergono, stiamo parlando di LinkedIn: la piattaforma digitale nata con l’obiettivo di collegare professionisti provenienti da ogni angolo del pianeta.

Oggi si afferma come principale punto di riferimento per coloro che intendono distinguersi nell’attuale panorama lavorativo.

 

Ma LinkedIn è molto più di un semplice social network

 

A differenza di Meta, TikTok e X, questa piattaforma si caratterizza per essere un ecosistema in cui si sviluppano connessioni professionali, si scambiano conoscenze e si creano reali opportunità di business. Insomma, un ambiente in cui aziende, imprenditori e professionisti hanno l’opportunità di incontrarsi, interagire e condividere informazioni relative all’ambito lavorativo di appartenenza.

Un ambiente che viene frequentato dai rispettivi utenti per circa due minuti al giorno.

Sì, avete capito bene. Il tempo medio che si dispone per riuscire a colpire il proprio target è di circa 51 minuti al mese.

Pensate che Tik Tok registra, a livello globale, un tempo medio per utente pari a 34 ore al mese, ovvero più di un’ora al giorno.

Una differenza abissale.

Lo so, ora vi starete chiedendo: “Ma, quindi, è utile oppure no attivare un profilo su LinkedIn?” Tranquilli, ci stiamo arrivando.

Come per la maggior parte delle piattaforme di social network, la risposta a questa domanda dipende principalmente dagli obiettivi di comunicazione e marketing che una determinata persona o azienda si prefigge di raggiungere.

Se per i professionisti rappresenta una vera e propria vetrina per mostrare le proprie competenze ed esperienze, per le aziende raffigura un’opportunità per ampliare la propria visibilità, migliorare la reputazione online e accedere a una vasta rete di potenziali clienti.

Non a caso risulta essere la piattaforma più utilizzata nell’ambito del “Content Marketing B2B” (Business To Business). Non solo, anche i numeri parlano chiaro: oltre 950 milioni di membri registrati in oltre 200 paesi.

In particolare l’80% degli utenti di LinkedIn ha meno di 35 anni, il che lo rende un ambiente ideale per raggiungere una demografia giovane e professionale. Inoltre, il 52,5% degli utenti è di sesso maschile e il 47,5% è di sesso femminile, garantendo una diversità di prospettive ed esperienze.

Dunque, nonostante LinkedIn sia usato con maggiore parsimonia rispetto agli altri social network, risulta ugualmente necessario evidenziare il fatto che sia una piattaforma in costante crescita, rimanendo una preziosa risorsa per il networking e lo sviluppo professionale.

 

 

 

 

Ma torniamo alla fatidica domanda: “Aprire o non aprire un profilo LinkedIn?”

Citando il titolo di una delle migliori serie cinematografiche mai esistite, rispondo: “Non aprite quella porta” se non intendete perseguire almeno uno dei seguenti propositi:

 

  • mostrare le competenze e la rispettiva esperienza lavorativa ad un pubblico più ampio;

  • espandere la relativa rete professionale e connettersi con potenziali clienti, partner o collaboratori;

  • posizionarsi come esperti del settore oltreché aumentare l’autorevolezza del brand;

  • rimanere aggiornati sulle ultime notizie e tendenze del settore;

  • monitorare la concorrenza e identificare nuove opportunità di business;

  • migliorare il posizionamento del sito web su Google.

 

Da qui la necessità di sottolineare il ruolo ricoperto da LinkedIn come fonte altamente affidabile nei risultati dei motori di ricerca, quindi l’effettiva influenza positiva sul posizionamento di uno specifico sito web.

Facciamo un esempio: se un utente ricerca su Google il nome di un’azienda presente anche su LinkedIn, è probabile che tra i primi risultati visualizzabili appaia proprio il relativo profilo.

Inutile dire che ora starete pensando: “Grazie, chi non vorrebbe ottenere tutto questo?”

Ovviamente, nessuno. Ogni realtà necessita di visibilità, autorevolezza e nuove connessioni, sia essa relativa ad un singolo professionista o ad un gruppo aziendale di piccole, medie o grandi dimensioni.

Arrivati a questo punto non dovremmo più dubitare sulle potenzialità di tale risorsa.

Per cui, eccovi la tanto attesa risposta:” Sì, al giorno d’oggi si consiglia di avere un profilo LinkedIn”

Ora, attenzione. C’è un disclaimer da fare…

Non basta pigiare sul pulsante “Iscriviti ora” e compilare il profilo con le proprie informazioni personali perché ricordatevi: LinkedIn non è il solito social network.

L’interazione positiva degli utenti tramite apprezzamenti, recensioni, condivisioni e menzioni, contribuisce a migliorare l’autorevolezza e la visibilità del profilo e, di conseguenza, anche il posizionamento del relativo sito web.

Tuttavia, risulta ugualmente fondamentale utilizzare questa piattaforma in modo costante e professionale, pubblicando contenuti di qualità, pertinenti e utili per il proprio pubblico di riferimento. Sfruttare al meglio le potenzialità di questa piattaforma può portare vantaggi tangibili, specie se si pianifica una strategia di social media mirata.

Sì, tutto bello. Ma come poter fare?

Ottima domanda, lo approfondiremo in uno dei prossimi articoli!

IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Non aprite quella porta.

 

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