Ci sono volte in cui le cose non vanno come vorremo. In questo particolare periodo storico c’è la pandemia che ci sta mettendo in ginocchio. Ma ci sono anche molti altri problemi che possono colpire chi ha un’attività come, banalmente, un cambio di sensi unici. Se prima il tuo negozio era di passaggio, da un giorno all’altro per raggiungerti i tuoi clienti devono fare un giro enorme e – mannaggia all’amministrazione comunale – nella tua merceria c’è una pace desolante.
E il mindset?
Questo preambolo mi serve per dirti che per tutte le attività, a prescindere dalle grandi crisi, ci sono problemi da affrontare. Ci due modi di affrontare le difficoltà: c’è chi non appena fiuta il cambiamento mette in moto il cervello e cerca soluzioni e poi c’è chi cerca un responsabile a cui dare la colpa e resta incatramato nel suo tunnel a pensare che non è giusto, ci passano sempre i più deboli, chi ha il potere non fa niente per quelli come me e bla bla bla. Si lamenta insomma.
Se ti è capitato di essere tu quello incatramato, ricordati che c’è una risorsa gratuita che ci viene fornita alla nascita e possiamo migliorare col tempo: è il pensiero. Il pensiero positivo in particolare.
Louise Hay, guru del pensiero positivo disse:
I don’t fix problems, I fix my thinking. Then problems fix themselves.
Ci sono cose che non possiamo controllare, come le pandemie o il cambio repentino dei sensi unici, ce ne sono altre in cui però possiamo fare la differenza. Se cambi il tuo modo di pensare i problemi si risolvono da soli.
Eccolo, il mindset.
Iniziare a pensare a ciò che ti circonda non come a una gabbia in cui sei rinchiuso, ma come a uno spazio in cui muoverti per emergere, dove crescere e fare la differenza è il primo passo.
Le persone devono fare uno sforzo per raggiungerti, la mera necessità non fa muovere le genti. Le genti le muove il desiderio.
Mettiti nei panni delle persone a cui ti rivolgi e inizia a pensare a come stimolare in loro il desiderio. Perché dovrebbero sceglierti? Se l’unica risposta che ti viene in mente è che il tuo negozio è di passaggio allora è il momento di cambiare mindset.
Pensa al tuo valore, a ciò che fai, al come e al perché lo fai. Se la tua mente è focalizzata semplicemente sul piatto di fagioli che devi mettere in tavola per cena non arrivi da nessuna parte.
Hai passato gran parte della tua vita in quella merceria, conosci i tessuti, hai una stanzona di 10 metri quadri foderata di scaffali stracolmi di filati di tutti i colori e tutte le morbidezze per realizzare qualunque idea, e ci sono centinaia di crafters alla ricerca di materiali per dare sfogo alla propria creatività.
Mettiti nei loro panni. Cosa desiderano? Quali sono le loro aspettative quando entrano nel tuo negozio? Sono professionisti? Hobbisti? Hanno le idee chiare o vogliono un consiglio? Cosa amano di più di ciò che offri?
Trova la risposta alle loro domande, fai in modo che per loro valga la pena percorrere 500 metri in più pur di venire da te.
La tua vetrina analogica non funziona più? Createne una digitale, un sito web, una pagina Instagram piena di foto, una mailing list, ci sono milioni di soluzioni, impegnati a trovare quella giusta per la tua tipologia di clienti, cambia il tuo approccio, cambia il modo di pensare al tuo lavoro, esci dagli schemi: c’è un gigantesco ventaglio di opportunità che può portare aria fresca al tuo business sofferente.
La responsabilità della tua attività, della tua vita è solo tua, nessuno si preoccuperà di te se non lo fai tu per primo. Adesso fai un grande respiro e ripeti con me:
Free your mind and your ass will follow.
IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Unicorn Store.