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Se mi dovessero chiedere di quale abilità bisognerebbe disporre per sbarcare sui social, risponderei sicuramente l’arte del saper parlare, saper raccontare.

Contrariamente a quanto si pensa, il public speaking – l’arte del saper parlare in pubblico – riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito del social media marketing; non solo sul palco di teatro o su un tavolo di una conferenza.

 

I gesti, la voce, il tono, il ritmo e la scelta delle parole sono diventati oramai strumenti fondamentali per chiunque voglia emergere nel mondo digitale

 

Non basta avere un’idea, un messaggio da comunicare, un prodotto da proporre: bisogna saper comunicare. E comunicare bene.

Ogni giorno le piattaforme ci mettono di fronte ad algoritmi e format alternativi, sfide più facilmente affrontabili con una buona dose di chiarezza ed efficacia del linguaggio. Pensa al fenomeno dell’uso dei Reel, dei video su TikTok o dei podcast.

Insomma, il public speaking, da imprescindibile competenza per oratori e politici, diventa una soft skill per creator, imprenditori, professionisti e per chiunque voglia costruire una presenza forte nel mercato digitale.

 

Tra le prime occasioni in cui ho avuto modo di constatare direttamente quanto saper parlare sia un’abilità del tutto indispensabile, ricordo la stesura del mio primo script. In quel momento ho effettivamente realizzato che per arrivare al cuore delle persone occorre prima di tutto servirsi di un linguaggio chiaro ed efficace. Alla ricerca di un modo per entrare in connessione con chi ti ascolta, per trasmettere un’emozione e per infondere autorevolezza.

 

 

 

 

Un breve cenno storico

Le origini del public speaking

L’arte del saper parlare in pubblico è una competenza dalle radici particolarmente profonde. Prima ancora che la scrittura si diffondesse, la parola costituiva il principale mezzo di trasmissione del sapere.

 

Il potere era effettivamente in mano a chi sapeva comunicare meglio, quindi persuadere e ispirare

 

Sin dai tempi dell’antica Grecia, il public speaking era un’abilità imprescindibile per chiunque volesse partecipare alla vita politica e sociale. Ad Atene, la democrazia richiedeva che ogni cittadino sapesse esprimere le proprie idee in modo particolarmente convincente. Da qui la retorica, o arte della persuasione, prese il sopravvento con i sofisti. In particolare, Gorgia e Protagora, sino ad Aristotele, nel celebre trattato Retorica, in cui vennero definiti i tre pilastri di un discorso efficace:

  • Ethos – la credibilità dell’oratore;

  • Pathos – il coinvolgimento emotivo del pubblico;

  • Logos – la logica e la struttura dell’argomentazione.

Tre principi cardine che ancora oggi costituiscono la chiave di una comunicazione efficace, sia di fronte ad una platea, che nell’ambito di un social network.
 

 

 

 

Public speaking & social media

Registrare un video e condividere lo stesso con milioni di persone rappresenta al giorno d’oggi una prassi alquanto diffusa. Un fenomeno che ha inevitabilmente favorito, da un lato una sovrabbondanza di contenuti spesso privi di valore, dall’altro un’estrema difficoltà ad interfacciarsi talvolta nel modo giusto.

Quante volte sui social ci capita di imbatterci in reel del tutto insignificanti?

Al riguardo @accorciabro, un innovativo creator, si è fatto recentemente conoscere per la sua capacità di sintetizzare discorsi lunghi e dispersivi in pochi secondi, fornendo così un’autentica dimostrazione di come spesso si parli tanto senza arrivare al punto.

D’altra parte, tante persone che avrebbero un messaggio forte o idee particolarmente brillanti, spesso non riescono a comunicarle in modo efficace. Talvolta per via di un tono di voce monotono, o perché intente a dilungarsi eccessivamente prima di arrivare al fulcro.

Il risultato? Il valore del messaggio si perde nel rumore di fondo del web.

Molti credono che sia necessario solo metterci la faccia per avere un certo successo sui social, ma non è proprio così. La presenza visiva può aiutare, ma talvolta non è tutto. Un corpo rigido, una voce priva di emozione, un ritmo troppo lento o troppo veloce, e l’attenzione del pubblico svanisce in pochi attimi.

Neanche un gancio particolarmente potente durante i primi tre secondi di un video può effettivamente bastare per mantenere alta la soglia dell’attenzione! Fondamentale ma non solo. La vera sfida è mantenerla. E per farlo servono una struttura solida, un discorso ben costruito e la capacità di coinvolgere il pubblico.

 

 

 

 

I social come palestra di public speaking

Un’interessante ricerca dell’Università Hang Tuah di Pekanbaru, in Indonesia, ha analizzato l’impatto di TikTok sulla capacità di parlare in pubblico. Lo studio ha coinvolto studenti di Scienze della Comunicazione, valutando le loro abilità oratorie prima e dopo un periodo di utilizzo attivo della piattaforma. Gli aspetti analizzati includevano la pronuncia, l’intonazione, il volume della voce, il linguaggio del corpo, la fluidità e la concretezza del discorso. Il risultato? Un miglioramento significativo, con un punteggio medio passato da un livello sufficiente a buono.

TikTok, attraverso i suoi video brevi e dinamici, costringe i creator ad essere particolarmente chiari, incisivi e ritmici nel parlare. La durata limitata infatti porta ad eliminare il superfluo ed a concentrarsi sull’essenziale. Inoltre, il fatto di doversi esporre davanti a una telecamera, organizzare un discorso e ricevere un feedback, più o meno immediato, favorisce l’apprendimento continuo. Ogni interazione diventa insomma un’occasione per affinare le capacità comunicative, per testare cosa funziona e come migliorare.

 

 

 

Saper comunicare come chiave per essere ascoltati

Se da un lato il digitale ha inevitabilmente rivoluzionato il modo di comunicare, le regole di un discorso efficace non sono per niente cambiate. Parlare con credibilità, creare connessione emotiva e strutturare il messaggio con logica restano e rimarranno i principali cardini universali, sia che si parli di un discorso pubblico, sia che ci si riferisca ad un semplice video di Instagram o TikTok.

Se il tuo intento è quello di distinguerti sui social, non sottovalutare mai l’importanza delle tue abilità oratorie. Che sia tu imprenditore, creator o professionista, investire nell’arte del public speaking farà di te un valido comunicatore e un autentico divulgatore di contenuti tali da lasciare il segno.

Non solo parlare ma essere ascoltati.
 

IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM A Quiet Place: Day One.

 

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