L’infografica è una forma di comunicazione che negli ultimi anni ha conquistato sempre maggiori spazi sul web, grazie alla possibilità di raccontare rapidamente numerosi dati e stimolare l’utente alla condivisione. Secondo recenti statistiche, infatti, incrementerebbero fino al 60% il tasso di condivisione sui social media.
Ma cosa sono esattamente le infografiche? Per definizione, una infografica (traduzione dei termini inglesi information design, information graphic o infographic) è la raccolta di dati destrutturati su un argomento specifico. Questi vengono analizzati, ordinati e suddivisi in categorie, dalle quali poi si procede all’estrazione delle informazioni più utili ed interessanti, impiegate a corredo di un’immagine capace di trasmettere il risultato in modo efficace ed immediato.
L’aspetto visivo è infatti uno dei punti cardine di questa tecnica, nata dall’incrocio delle arti grafiche con il giornalismo e l’informatica, finalizzata ad una proiezione schematica in forma più grafica e visuale che testuale.
Il linguaggio visivo
Tabelle, diagrammi di flusso, mappe concettuali, schemi a blocchi, istogrammi, grafici, mappe, mappe topografiche, schemi e sistemi di segnaletica; tante sono le possibilità dei grafici delle informazioni, spesso utilizzati nei quotidiani e nei magazine scientifici, ma anche nei saggi e nei libri di testo per la scuola. Infatti l’ausilio delle immagini rende facilmente assimilabile e memorizzabile qualsiasi tipo di informazione; se determinati tipi di infografica possono richiedere un’approfondita conoscenza grafica (quella che gli inglesi chiamano graphicacy) per poter essere interpretate correttamente, nella maggior parte dei casi si tratta di tavole informative di facile fruizione che non richiedono particolari abilità interpretative, proprio per la loro funzione divulgativa finalizzata a tutti i lettori. Si tratta di una tecnica molto apprezzata e utilizzata anche da parte della comunità scientifica (matematici, statistici, informatici) per rendere più semplici e accessibili i dati elaborati.
Cenni storici
Il bisogno di comunicare attraverso le immagini ha sempre fatto parte dell’uomo: già nella Preistoria, infatti, vennero disegnate le prime mappe.
In tempi ben più recenti si hanno esempi di veri e propri grafici statistici nel libro L’Atlante commerciale e politico di William Playfair (1786) e nelle opere di James Joseph Sylvester (1878). Nel 1861, Charles Joseph Minard ha rappresentato mediante un grafico la marcia su Mosca di Napoleone. In una singola immagine bidimensionale vennero mostrate quattro diverse variabili che hanno contribuito al fallimento della spedizione (la distanza e la direzione in cui l’esercito viaggiò, le quote d’altitudine a cui viaggiarono le truppe, la quantità di soldati deceduti per fame o ferite, le temperature gelide incontrate durante la marcia).
Nel secolo scorso Otto Neurath introdusse un sistema di pittogrammi, gli Isotype, progettati come linguaggio visivo internazionale, includendo una serie di figure umane stilizzate che saranno la base per le moderne icone di figure umane al tratto.
Tra gli esperti contemporanei di infografica ricordiamo Edward Tufte (statistico e scultore, autore di una serie di libri considerati fondamentali per l’argomento) e Nigel Holmes, uno dei creatori della cosiddetta explanation graphic (il cosiddetto grafico di spiegazione) e autore, per ben 16 anni, di grafici per il Times Magazine.
Tool per l’infografica
È possibile trovare online diversi strumenti finalizzati alla realizzazione di infografiche. Ecco alcuni esempi:
• Easel.ly – un grande web app gratuita che permette di selezionare temi e sfondi, trascinare oggetti e caselle di testo. È possibile personalizzare gli oggetti e gli elementi da inserire e utilizzare template pre-impostati.
• Infogr.am – applicazione web che permette di creare infografiche interattive in 3 semplici passaggi: 1) scelta di un template; 2) aggiunta di grafici, mappe, video, immagini, icone o altro; 3) pubblicazione su blog o sito web tramite la generazione di un codice.
• Visual.ly – uno dei più completi tool per creare infografiche, per le quali è necessario pagare per poter usufruire di elementi e componenti aggiuntive. L’ideale per poter realizzare infografiche molto accattivanti.
• Infoactive.co – tra i più interessanti tool per creare infografiche interattive, si distingue per la sua semplicità di utilizzo e la possibilità di visualizzare il prodotto in anteprima su desktop e mobile.
• Creately.com – nessuna iscrizione prevista, utilizzabile direttamente online per la creazione di diagrammi e raccolta di statistiche, assemblando in un documento ampiamente dedicato alla composizione.
• Wordle.net – questo tool permette di creare infografiche composte da sole parole. In fondo anche le parole sono visuali, quelle più grandi equivalgono a concetti più importanti, termini più piccoli ad argomenti di minore rilevanza: le dimensioni contano e con Wordle è possibile dare rilevanza immediata ad un concetto.
• Canva.com – Canva è uno strumento potentissimo che permette di creare in pochi semplici passi infografiche professionali. Tanti layout da cui partire e modificare per creare documenti per promuovere business e avviare virali campagne di marketing.
• Milanote.com – Con Milanote le infografiche incontrano i professionisti della creatività. Con questo strumento molto facile da usare è possibile infatti organizzare le idee in pannelli visivi rendendo partecipativa la collaborazione del team di progettazione.
La realtà italiana
Da alcuni anni si è affermato il progetto Visiwa, il primo social network italiano dedicato alla disseminazione delle infografiche. Vengono vendute ad ogni tipo di organizzazione e i realizzatori vengono pagati. È possibile diventare un loro designer e, realizzando lavori di qualità, un’organizzazione può “comprare” il traffico dell’infografica stessa. In questo caso, all’autore spetta il 50% dei proventi che possono essere molto alti nel caso di viralità.
Nel 2014 la rivista Wired ha organizzato a Milano Beautiful Information, una mostra dedicata alle più belle infografiche realizzate dal giornale nei primi cinque anni di vita.
Orizzonti
Il presente e il futuro dell’infografica sono legati alla rappresentazione interattiva. Dopo la fine dell’era di Adobe Flash (il programma più utilizzato per le animazioni web) è il momento dell’HTML5 (il nuovo linguaggio di markup per la strutturazione delle pagine web), che con il supporto Canvas permette di utilizzare JavaScript per creare animazioni e grafica bitmap. E attraverso il quale i designer continuano e continueranno a cercare nuove vie creative e nuovi standard di rappresentazione.
L’immagine presente nell’articolo è Infografica mecha, uno dei lavori esposti alla mostra “Beautiful Information” (Milano, 2014).
A cura di:
Marco Tanca, Fumettista, illustratore, grafico e web designer freelance.