Skip to main content

Chi lavora da libero professionista ha un rapporto ambiguo con le vacanze. Da un lato non vede l’ora di fare il gesto dell’ombrello stile Sordi ne I Vitelloni. Salutare tutti per trovare il suo modo di ricaricare le batterie. Dall’altro lato invece c’è l’ansia del lavoro, di perdere qualcosa, di restare indietro.

Non so se sei un freelance, ma sicuramente anche tu d’estate senti il desiderio di staccare. Se sei una persona ipocondriaca o uno di quelli che trovano nei sensi di colpa il collante perfetto per restare appiccicati alla scrivania ecco a te, freschi freschi da una rivista che si occupa di salute mentale, i segni che ti fanno capire che hai bisogno di una pausa:

 

  • Cambiamenti nelle abitudini alimentari

  • Cinismo sul lavoro

  • Difficoltà di concentrazione

  • Ammalarsi più frequentemente

  • Mancanza di energia

  • Mancanza di motivazione

  • Basso stato d’animo

  • Frustrazione

  • Sensazione di mancanza di concentrazione o di testa vuota

  • Sintomi fisici come mal di testa o mal di stomaco

  • Scarso rendimento sul lavoro

  • Disturbi del sonno

 

Se, che tu sia un freelance o un lavoratore dipendente avverti almeno uno di questi sintomi, il consiglio è: take a break.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il burnout è una sindrome concettualizzata come risultante da stress cronico sul posto di lavoro che non è stata gestita con successo.

 

Avere equilibrio nel lavoro e nella vita privata porta a un lavoro migliore e più produttivo. Nonostante tutto si teme ancora all’idea di prendersi una pausa. Ciò è in parte dovuto al fatto che in molte agenzie creative c’è pressione per lavorare 24 ore su 24. Da una parte i clienti più importanti con il loro carico di aspettativa, dall’altra il voler dimostrare il proprio valore lavorando costantemente. Ma lavorare senza pause non è sostenibile e quel tipo di aspettativa riflette un approccio alla produttività che è ora di scardinare (dai un’occhiata all’esperimento che stanno portando avanti in alcuni paesi).

 

Le pause fanno girare il mondo

 

Jennifer Bourn nel suo articolo Why Taking Breaks Is Critical To The Success Of Your Freelance Business traccia un ampio quadro della situazione. Il mondo non viaggia al 100% della velocità. Fluisce e rifluisce, spinge in avanti e poi si allontana, lavora e poi riposa.

I musicisti fanno delle pause tra le canzoni, includono una pausa fissa durante i concerti e fanno delle pause tra gli spettacoli. Il cuore umano si contrae e poi si rilascia ad ogni battito cardiaco. La natura abbraccia le stagioni, cresce e fiorisce in primavera, lotta per sopravvivere in estate, muore in autunno e si addormenta in inverno.

 

Il tempo libero ti aiuta a prevenire il burnout e a vedere i benefici di prendere una pausa. Potresti andare a sdraiarti in una spiaggia dal mare cristallino succhiando un cocktail dalla cannuccia e restare così intontito fino al tramonto, oppure approfittare della pausa per allontanarti dalla città e sfidare te stesso facendo lunghe passeggiate in montagna, o dedicarti all’arte facendo avanti e indietro tra festival di letteratura, concerti di musica contemporanea, musei d’arte varia. Beh, può essere anche che non hai voglia di andartene in giro e la tua vacanza trascorrerà mangiando panini sul divano, con l’aria condizionata a palla a guardare Netflix in modo bulimico.

 

In ogni caso rallenta il ritmo e raccogli nuovi spunti

 

 

Tutto questo ci aiuta ad ampliare la conoscenza della realtà. Le esperienze che viviamo ci aiutano a creare nuove connessioni, a sviluppare empatia. E quando sarà il momento di metterci alla prova in nuove sfide lavorative avremo un bagaglio da cui attingere.

Buone vacanze dal team di Dirty Work!
 

IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DAL FILM Scappa – Get Out
.

 

LASCIA UN COMMENTO

© 2015-2024 DIRTY WORK
Web Design Grafica Comunicazione